Mostra

a cura di Donatella Taverna, Alfredo Centra, Francesco De Caria,

famiglia Montanari

         

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Al Collegio San Giuseppe ospitiamo con molto piacere la personale dedicata dai figli a Michele Montanari, La sua vicenda umana e artistica è un pezzo della storia dell'Eiar e della Rai, scrive la figlia Gianna nella interessante biografia dedicata al papà Abbassa la tua radio per favore.

 

La vita di Montanari rispecchia le vicende storiche che milioni di italiani hanno vissuto e sofferto: il Fascismo, la guerra, il dopoguerra con tutte le problematiche umane e le trasformazioni sociali, economiche, culturali che ne sono seguite.

 

L'aspetto messo in evidenza in questa personale è l'arte come momento di rifugio e di consolazione. Passando in rassegna le opere, ci si immerge nella visione mitica della Puglia, con il suo mare da favola primordiale, con le sue case e le sue campagne immerse in una luce abbagliante, con la nostalgia del mondo dell'infanzia, trasformato dal ricordo, in un mondo senza macchia.

 

Luminosità che caratterizza in genere la pittura di Montanari: dalle coste della Liguria, con Riva Trigoso, agli interni nella penombra luminosa delle stanze della casa sul Po, alla vivacità di Bric Paluc, al ricordo dell'interno della Chiesa di San Nicola, un ricordo che sa molto di Saenredam con le sue nitide e spoglie architetture delle chiese olandesi.

 

Ancora una volta il messaggio dell'arte ci dice che la vita e lo spirito respirano più ampiamente quando non si fermano a osservare la sola quotidianità.

                                                                                                            

                                                                                                Alfredo Centra

         

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