L'ottagono rappresenta un tema antico della simbologia connessa con il mondo spirituale e religioso, sia perché si lega con fattori astronomici e ritmi naturali, sia perché effigie del sole, sia infine perché la rosa ad otto petali è fin dalle più antiche culture ritenuta simbolo della Dea Madre. Le sue caratteristiche geometriche e matematiche e particolarmente il rapporto aureo che lega corda e arco nell'ottagono inscritto in una circonferenza, oltre a sottolineare i valori allusivi, ne fanno una figura particolarmente armonica e gradevole nell'architettura. Al momento della cristianizzazione, la figura viene scelta come pianta delle chiese dedicate all'Anastasis o Resurrezione e dei Battisteri, perché ai sette giorni del tempo umano aggiunge il nuovo giorno, quello appunto della rinascita in Dio, sia essa il battesimo o la Resurrezione finale. Anche nelle altre Religioni il ritmo in otto non è privo di valori e significati profondi, dall'ottuplice sentiero buddhista alle otto correnti cosmiche indù fino alla stella a otto punte, simbolo della Sapienza Divina per Cristiani e Musulmani.
Anche molti celebri labirinti hanno pianta ottagona, e così pure chiese (a Torino ad esempio Santa Maria al Monte dei Cappuccini e la cupola di San Lorenzo) anche in tempi molto recenti. Ne è un convincente esempio l'incompiuto edificio che sorge sulla collina torinese e che oggi ospita il Centro La Salle. Nella circostanza se ne è ripercorsa la preziosa storia.
Gli artisti – tra i quali ci sono molti dei maggiori nomi tra quelli attivi nella nostra regione, e alcuni tra i più grandi appena mancati - hanno interpretato gli spunti molteplici con grande sensibilità e con tagli fortemente personali, tanto da offrire una rassegna per molti aspetti straordinaria, che fortunatamente è anche stato possibile consegnare alle pagine di un catalogo, a perenne memoria.
Ancora una volta, occorre sottolineare l'intelligente apertura culturale e l'ottima gestione delle risorse dei Fratelli delle Scuole Cristiane, che hanno reso possibile l'intera iniziativa senza alcuna sovvenzione esterna.
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