Curata dagli archeologi del Centro torinese Carlo Lippolis e Niccolò Manassero con l’allestimento di Claudio Fossati

Il Comitato Promotore è costituito da Fratel Alfredo Centra, Vittorio G. Cardinali, Donatella Taverna, Francesco De Caria, Fratel Giovanni Sacchi La mostra, di carattere archeologico, è stata fortemente voluta dal Comitato promotore su prezioso suggerimento del professor Antonio Invernizzi, perché, pur distaccandosi dalla ormai consolidata consuetudine del linguaggio artistico, offre spunti importanti e multiformi per una riflessione storica e culturale indispensabile nella società attuale, e più ricca e profonda proprio perché sviluppata su realtà ed eventi apparentemente lontani da noi.  

La Parthia non solo offrì moltissimo, culturalmente, all’Occidente tardoantico e medievale, ma pose con le proprie forme di espressione la base di linguaggi e caratteri vivi ancora oggi.

La mostra ha avuto nel 2009 e nel 2010 due prestigiose edizioni a Roma nel Museo Nazionale d’Arte Orientale Giuseppe Tucci e a Rieti nel Museo Civico, e viene presentata eccezionalmente a Torino nella attuale edizione.

Il Comitato Promotore ritiene quindi che si tratti di una occasione fondamentale anche per illustrare le eccellenze della città di Torino, e che in tal senso si rispecchino pienamente gli intendimenti morali e spirituali che hanno guidato la scelta dei Fratelli delle Scuole Cristiane di esprimere il carisma del proprio Ordine anche attraverso esposizioni pubbliche.

Il Centro Scavi di Torino infatti è stato fin dai tempi della sua fondazione ad opera del professor Giorgio Gullini e sotto la direzione del professor Antonio Invernizzi uno dei vanti internazionali della cultura e della ricerca torinese, nella cui tradizione di studi orientali si è felicemente inserito.

Da alcuni mesi il Centro è diretto dal professor Carlo Lippolis, che collabora alla curatela della mostra e che ora coordina anche gli scavi di Nisa Partica.
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